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MotoGP, Valentino Rossi crash? TV spenta e fuga dall?autodromo

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    #1

    MotoGP, Valentino Rossi crash? TV spenta e fuga dall?autodromo

    La premessa ? doverosa: anche nello sport, e nel motociclismo in particolare, ognuno fa ci? che vuole e crede e tifa chi gli pare e piace. Altrettanto doverosa ? la cronaca: l?altro ieri il ko di Valentino Rossi al primo giro del GP d?Italia ha ammutolito l?autodromo del Mugello e molti suoi fans hanno subito svuotato gli spalti andandosene delusi e amareggiati con grande anticipo, per nulla interessati al proseguimento della corsa iridata.

    MotoGP 2013 - Box e Paddock Mugello

    Contemporaneamente, a casa, molti fans del ?46?, gelati dal crash subito dal loro beniamino per colpa del solito bulldozer Alvaro Bautista, hanno spento la tv o cambiato canale. Fatti riprovevoli da tribunale d?inquisizione e da rogo in piazza o normale amministrazione per appassionati pro tempore tirati su a calcio e merendine e a cronache tv di telecronisti tifosi-urlatori prestati al motociclismo per esigenze di organico interno?

    Oltre 26 milioni di italiani ? quasi uno su due ? seguono il calcio; circa sei milioni ? uno su dieci ? seguono il motomondiale MotoGP. Percentuali che salgono di molto se nei 60 milioni si considerano i neonati, i bambini e i centenari. Mediamente sono considerati appassionati della domenica, tifosi light, piazzati davanti alla tv con patatine e birrone. I pi? non hanno mai messo piede in uno stadio, dove si va in tribuna coperta un?ora prima della partita, figurarsi in un autodromo tipo Mugello, Assen, Spa, Nurburgring, Hochenheim, Le Mans dove si passa la notte all?addiaccio, spesso sotto pioggia battente e sul prato infangato.

    Questi ?sportivi?, nel calcio non sanno cosa ? stato il grande Torino, chi erano Omar Sivori, Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Nereo Rocco, Helenio Herrera, i mitici Lav Yashin e Ferenc Puscas e neppure Paolo Rossi e Bearzot. Nel ciclismo si ricordano di Marco Pantani per l?epilogo funesto, ma nulla sanno di Coppi e Bartali, n? di Merx, Gimondi, Adorni.

    Nel motociclismo hanno sentito di Nuvolari per la canzone di Lucio Dalla, nulla di Tenni, Varzi, Woods, Serafini, Ruffo, Ambrosini, Pagani, Masetti, Liberati, Ubbiali, Provini, e vedono in tv un distinto e brizzolato signore settantenne chiamato Giacomo Agostini, ma buio sui suoi 15 titoli iridati e sui suoi avversari Pasolini, Hailwood, Read, Saarinen. Ancor peggio sul piano tecnico, sulle grandi Case italiane (Guzzi, Gilera, MV Agusta, Mondial, Benelli, Bianchi, Morini, Aermacchi ecc.), sulle moto da corsa, sui circuiti de ?I giorni del coraggio?, oggi si appassionano a una monomarca piatta (e inutile) come la Moto2, l?equivalente (ben pi? costoso) iridato di un Trofeo Laverda o Yamaha degli anni ?70, confondendo il preziosismo tecnico di una moto da Gran Premio con la ? ?ferraglia? di una derivata di serie.

    Tant??. Ma tutto fa brodo e per i padroni dei baracconi luccicanti dello sport odierno vige solo la legge dell?audience: una testa un contatto, cio? soldi, montagne di soldi. Da l? l?esigenza di creare il mito, i mitomani, gli alimentatori dei miti e dei mitomani.

    Essere tifosi della domenica non significa non metterci il cuore, non prendere parte alle polemiche, non schierarsi. Anzi, proprio perch? mancanti di un retroterra culturale e di una identit? maturata calcando piste e moto, questi tifosi sono i vessilliferi puri e duri di questo o quel pilota, i ?crociati? di ogni battaglia, depositari di ogni verit?, portatori di una fede incrollabile. Di solito sono poco pi? che meteore, nascono seguendo un campione (o presunto tale), si infiammano all?apice della carriera del loro beniamino, e si eclissano quando la stella si spegne.

    Il tifoso non cambia casacca, non cambia opinione, non tradisce, identificandosi in tutto e per tutto con il suo idolo e con il suo clan, addirittura ? come al Mugello ? facendo la fila per chiedere un autografo al? portaborse del proprio idolo. Se il campione ?tifato? cade alla prima curva del prima giro, anche la corsa del tifoso finisce l?. Se questo chiude la carriera, anche il tifoso abbandona.

    Nel motociclismo ? sempre stato cos?? No, almeno non in modo cos? accentuato. L?esasperazione dello sport spettacolo amplificato dalla tv ha pesato e pesa nel rapporto tifoso-idolo-sport. Chi scrive ricorda bene che, caduto Pasolini, molti tifosi del romagnolo abbandonavano il circuito imprecando. Idem, quando toccava ad Agostini. Ma non era cos? all?estero. In Olanda, Inghilterra, Germania, Austria, Francia ecc. nessuno si muoveva fino che l?ultimo pilota dell?ultima gara tagliava il traguardo. E mai un insulto, applausi per tutti, sempre, per decenni, di generazione in generazione.

    La conclusione? Ognuno tiri la propria.


    fonte: http://www.motoblog.it/post/151291/motogp-valentino-rossi-crash-tv-spenta-e-fuga-dallautodromo?fb_action_ids=4206363616557&fb_actio n_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_ object_map={%224206363616557%22%3A607522139266156} &action_type_map={%224206363616557%22%3A%22og.like s%22}&action_ref_map=[]

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    #2
    [YOUTUBE]lqXS2778fnM[/YOUTUBE]

    risponder? con questo video. FREEDOM !!!!
    ( anche per CHESI. )
    per un mondo a 2 ruote pi? libero da questa gentaglia.....

    mi ricordo a Misano nel 2007 quando Rossi bruci? il motore.. a pochi giri dall'inizio... tutto il popolo giallo subito a casa........ cio? praticamente tutti esclusa la tribuna ducati. ricordo anche quando nel 2008, Stoner cadde...... al 9? giro.. ? credo..si alz? un enorme BOATO ESULTO da stadio che pass? sopra al casino delle moto per qualche secondo..........
    mi vergognai per loro..

    non vedo proprio l'ora che tutta questa massa di tifosi da stadio, abbandoni definitivamente il mondo del motociclismo..............

    stanno per arrivare tempi molto buoi per il nostro sport...

    ma magari non tutto il male verr? per nuocere..

    senza il 46, ritorneremo ad esser quattro gatti a seguire il motomondiale.... su rai 1 con le gare in differita a mezzanotte...

    ma magari i biglietti si abbasseranno..
    magari anche i prezzi per correre in pista..

    MAGARI...

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      #3
      non approvo.. per? come detto... ognuno fa quello che vuole.... evidentemente non erano l? a vedere le moto, ma a vedere Vale...

      ergo non sono motociclisti, ma tifosi del ricciolo e basta.

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        #4
        Chiaramente ha piu' diritto di criticare uno che se n'e' rimasto (a gratis) spaparanzato sul divano con davanti gli avanzi di peperonata piuttosto di uno che ha speso 200 euro per andare a vedere uno spettacolo che (purtroppo per lui) non e' stato di suo gradimento :gaen:

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          #5
          Originally posted by Gibbolamappa View Post
          Chiaramente ha piu' diritto di criticare uno che se n'e' rimasto (a gratis) spaparanzato sul divano con davanti gli avanzi di peperonata piuttosto di uno che ha speso 200 euro per andare a vedere uno spettacolo che (purtroppo per lui) non e' stato di suo gradimento :gaen:
          Ricordo che negli anni '70 in Italia succedeva la stessa cosa con la classe 500 dominata sempre in lungo e in largo da Agostini e dalla sua magnifica MV.
          Il risultato era talmente scontato che a partire da met? gara buona parte del pubblico approfittava per lasciare il campo di gara ed evitare gli ingorghi di fine gran premio.
          Non era tifo "contro" era solo "assuefazione" al fatto che in quegli anni nella massima cilindrata Ago vinceva sempre a causa della totale mancanza di avversari dotati di moto competitive.
          Non ? vero che i tifosi di Pasolini se ne andavano se il "Paso" era fuori gara.
          Io ero uno di quelli e non mi ? mai passato per l'anticamera di andarmene perch? Renzo si era ritirato o era finito a terra,
          Il tifo per Rossi che "svuota" gli autodromi (in Italia) se lui ? fuori gara ? un fenomeno diverso, anche il motociclismo di oggi ? una cosa completamente diversa.
          Oggi il motociclismo non ? pi? uno sport ma uno spettacolo studiato per interessare grandi masse, per questo il lato tecnico e umano ? passato in second'ordine. Ormai tutto ? ingessato in regole che hanno completamente eliminato la ricerca tecnica, anzi, dove l'unica ricerca ammessa ? quella dei soldi.
          Le stesse case costruttrici invece di ribellarsi e rivendicare il loro diritto alla sperimentazione in pista hanno accettato di uniformarsi a quello che, tra contingentamento di motori, momnogomma, limiti di carburante imbarcato e via elencando, ? diventato di fatto una specie di monomarca di alto livello reso attualmente ancora meno interessante dal fatto che gli spagnoli stra-dominano in ogni categoria, trasformando cos? il tutto in un campionato spagnolo travestito da canpionato del mondo.
          Tutto ci? ? il giusto terreno colturale per tifosi di tipo calcistico, masse di persone che tifano un uomo fregandosene altamente del lato tecnico o umano di uno sport che comunque impone ai suoi attori livelli di rischio personale non trascurabili e dove il lato umano ha un peso decisamente rilevante (vicenda Simoncelli docet!). La cosa certa ? che se non fosse stato inquinato da predatori di ogni risma, la DORNA ? quello attuale, che per seguire i loro biechi interessi monetari lo hanno ridotto ad uno spettacolo inguardabile, il motociclismo richiamerebbe molti meno tifosi e molti pi? appassionati al pari di quanto succede in Inghilterra nelle "road races".

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            #6
            Originally posted by Alberto2811 View Post
            La premessa ? doverosa: anche nello sport, e nel motociclismo in particolare, ognuno fa ci? che vuole e crede e tifa chi gli pare e piace. Altrettanto doverosa ? la cronaca: l?altro ieri il ko di Valentino Rossi al primo giro del GP d?Italia ha ammutolito l?autodromo del Mugello e molti suoi fans hanno subito svuotato gli spalti andandosene delusi e amareggiati con grande anticipo, per nulla interessati al proseguimento della corsa iridata.

            MotoGP 2013 - Box e Paddock Mugello

            Contemporaneamente, a casa, molti fans del ?46?, gelati dal crash subito dal loro beniamino per colpa del solito bulldozer Alvaro Bautista, hanno spento la tv o cambiato canale. Fatti riprovevoli da tribunale d?inquisizione e da rogo in piazza o normale amministrazione per appassionati pro tempore tirati su a calcio e merendine e a cronache tv di telecronisti tifosi-urlatori prestati al motociclismo per esigenze di organico interno?

            Oltre 26 milioni di italiani ? quasi uno su due ? seguono il calcio; circa sei milioni ? uno su dieci ? seguono il motomondiale MotoGP. Percentuali che salgono di molto se nei 60 milioni si considerano i neonati, i bambini e i centenari. Mediamente sono considerati appassionati della domenica, tifosi light, piazzati davanti alla tv con patatine e birrone. I pi? non hanno mai messo piede in uno stadio, dove si va in tribuna coperta un?ora prima della partita, figurarsi in un autodromo tipo Mugello, Assen, Spa, Nurburgring, Hochenheim, Le Mans dove si passa la notte all?addiaccio, spesso sotto pioggia battente e sul prato infangato.

            Questi ?sportivi?, nel calcio non sanno cosa ? stato il grande Torino, chi erano Omar Sivori, Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Nereo Rocco, Helenio Herrera, i mitici Lav Yashin e Ferenc Puscas e neppure Paolo Rossi e Bearzot. Nel ciclismo si ricordano di Marco Pantani per l?epilogo funesto, ma nulla sanno di Coppi e Bartali, n? di Merx, Gimondi, Adorni.

            Nel motociclismo hanno sentito di Nuvolari per la canzone di Lucio Dalla, nulla di Tenni, Varzi, Woods, Serafini, Ruffo, Ambrosini, Pagani, Masetti, Liberati, Ubbiali, Provini, e vedono in tv un distinto e brizzolato signore settantenne chiamato Giacomo Agostini,

            (( spiegate all'autore dell'articolo che il tempo passa e se non hai avuto un genitore appassionato o sei andato a scovare vecchie registazioni ? normale che sia cos?! ))

            ma buio sui suoi 15 titoli iridati e sui suoi avversari Pasolini, Hailwood, Read, Saarinen. Ancor peggio sul piano tecnico, sulle grandi Case italiane
            FORSE LE CASE ITALIANE HANNO SMESSO DI FAR PARLARE DI SE' DA TROPPO TEMPO ORMAI, MANNAGGIA TUTTA COLPA DEI GIOVANI CHE NON LE CONOSCONO

            (Guzzi, Gilera, MV Agusta, Mondial, Benelli, Bianchi, Morini, Aermacchi ecc.), sulle moto da corsa, sui circuiti de ?I giorni del coraggio?, oggi si appassionano a una monomarca piatta (e inutile) come la Moto2, l?equivalente (ben pi? costoso) iridato di un Trofeo Laverda o Yamaha degli anni ?70, confondendo il preziosismo tecnico di una moto da Gran Premio con la ? ?ferraglia? di una derivata di serie.
            QUESTO QUOTO, BIAGGIARONI DOVE SIETEEEE!??!?!?

            Tant??. Ma tutto fa brodo e per i padroni dei baracconi luccicanti dello sport odierno vige solo la legge dell?audience: una testa un contatto, cio? soldi, montagne di soldi. Da l? l?esigenza di creare il mito, i mitomani, gli alimentatori dei miti e dei mitomani.

            Essere tifosi della domenica non significa non metterci il cuore, non prendere parte alle polemiche, non schierarsi. Anzi, proprio perch? mancanti di un retroterra culturale e di una identit? maturata calcando piste e moto, questi tifosi sono i vessilliferi puri e duri di questo o quel pilota, i ?crociati? di ogni battaglia, depositari di ogni verit?, portatori di una fede incrollabile. Di solito sono poco pi? che meteore, nascono seguendo un campione (o presunto tale), si infiammano all?apice della carriera del loro beniamino, e si eclissano quando la stella si spegne.

            Il tifoso non cambia casacca, non cambia opinione, non tradisce, identificandosi in tutto e per tutto con il suo idolo e con il suo clan, addirittura ? come al Mugello ? facendo la fila per chiedere un autografo al? portaborse del proprio idolo. Se il campione ?tifato? cade alla prima curva del prima giro, anche la corsa del tifoso finisce l?. Se questo chiude la carriera, anche il tifoso abbandona.

            Nel motociclismo ? sempre stato cos?? No, almeno non in modo cos? accentuato. L?esasperazione dello sport spettacolo amplificato dalla tv ha pesato e pesa nel rapporto tifoso-idolo-sport. Chi scrive ricorda bene che, caduto Pasolini, molti tifosi del romagnolo abbandonavano il circuito imprecando. Idem, quando toccava ad Agostini. Ma non era cos? all?estero. In Olanda, Inghilterra, Germania, Austria, Francia ecc. nessuno si muoveva fino che l?ultimo pilota dell?ultima gara tagliava il traguardo. E mai un insulto, applausi per tutti, sempre, per decenni, di generazione in generazione.

            La conclusione? Ognuno tiri la propria.

            NEPPURE UN CENNO AI MEZZI DI INFORMAZIONE, ALL'IMMENSA DIVERSITA' DEI MEDIA DA IERI A OGGI, L'ARGOMENTO ERA INTERESSANTE L'ARGOMENTAZIONE UN'ACCOZZAGLIA DI FORZATURE, CONDIVIDO SOLO LA PARTE SUL TIFOSO DELLA DOMENICA, MA C' COSI SEMPLICE FARE I GIORNALISTI, BISOGNEREBBE FARE UN ARTICOLO SU COSA ERA IL GIORNALISMO E SU COSA STA DIVENTANDO ANCHE A CAUSA DI STI IMPROVVISATI DELLA DOMENICA, NON SI DISCOSTEREBBE TROPPO DA QUESTO.!


            fonte: http://www.motoblog.it/post/151291/motogp-valentino-rossi-crash-tv-spenta-e-fuga-dallautodromo?fb_action_ids=4206363616557&fb_actio n_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_ object_map={%224206363616557%22%3A607522139266156} &action_type_map={%224206363616557%22%3A%22og.like s%22}&action_ref_map=[]
            per carit? l'idea era buona

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              #7
              io mi chiedo: ? piu tifoso/appassionato di moto chi tifa rossi, o chi sta a scrivere contro chi tifa rossi?

              quindi domanda 2, ? piu tifoso da stadio chi tifa rossi, o chi ritiene che chi tifa rossi e basta, sia un imbecille?

              secondo me chi ritiene che il tifo di una altra persona, ed il modo di comportarsi di conseguenza al tifo, sia sbagliato, ? piu votato al calcio che alle moto o a altri sport dove ce un tifo "corretto"...

              poi ? anche ovvio secondo me che spendere soldi per un biglietto ed andare via al primo giro....? da rincojoniti!!!

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                #8
                Provate ad andare almeno una volta della vostra vita sull'isola del TT.
                Vi si aprir? un mondo nuovo, fatto di rispetto e amicizia vera tra avversari, di passione pura negli spettatori.
                Oramai, il nostro mondo, la nostra passione, si ? imbastardita e bisogna andare in "oasi" protette per respirarne ancora il profumo

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                  #9
                  Articolo inutile quanto ovvio
                  I veri appassionati sono andati via

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                    #10
                    Originally posted by isle_of_man View Post
                    Provate ad andare almeno una volta della vostra vita sull'isola del TT.
                    Vi si aprir? un mondo nuovo, fatto di rispetto e amicizia vera tra avversari, di passione pura negli spettatori.
                    Oramai, il nostro mondo, la nostra passione, si ? imbastardita e bisogna andare in "oasi" protette per respirarne ancora il profumo
                    ora prendi il tt e mettici in mezzo na marea di quattrini, tv, giornali e articoli farlocchi, esasperazione del mito, spetacolarizzazione di qualsiasi baggianata succeda, poi ne riparliamo

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                      #11
                      Originally posted by Oma-R View Post
                      io mi chiedo: ? piu tifoso/appassionato di moto chi tifa rossi, o chi sta a scrivere contro chi tifa rossi?

                      quindi domanda 2, ? piu tifoso da stadio chi tifa rossi, o chi ritiene che chi tifa rossi e basta, sia un imbecille?

                      secondo me chi ritiene che il tifo di una altra persona, ed il modo di comportarsi di conseguenza al tifo, sia sbagliato, ? piu votato al calcio che alle moto o a altri sport dove ce un tifo "corretto"...

                      poi ? anche ovvio secondo me che spendere soldi per un biglietto ed andare via al primo giro....? da rincojoniti!!!
                      in un mio tread in ultramotomondiale, analizzavo quanto l'antirossismo fosse puro tifo da stadio, se vuoi leggi qui

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                        #12
                        Originally posted by memmo84 View Post
                        ora prendi il tt e mettici in mezzo na marea di quattrini, tv, giornali e articoli farlocchi, esasperazione del mito, spetacolarizzazione di qualsiasi baggianata succeda, poi ne riparliamo
                        Questa tua NON risposta la dice lunga sui TIFOSI odierni.
                        Evidentemente, non conosci affatto quella realt?, altrimenti non avresti neanche pronunciato quelle parole.
                        Voglio colmare alcune tue lacune dicendoti che sopravvive solo grazie alla passione
                        Prova a chiedere a Bonetti, sicuramente lui sapr? spiegartelo meglio di me

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                          #13
                          Originally posted by isle_of_man View Post
                          Questa tua NON risposta la dice lunga sui TIFOSI odierni.
                          Evidentemente, non conosci affatto quella realt?, altrimenti non avresti neanche pronunciato quelle parole.
                          Voglio colmare alcune tue lacune dicendoti che sopravvive solo grazie alla passione
                          Prova a chiedere a Bonetti, sicuramente lui sapr? spiegartelo meglio di me
                          quoto

                          memmo non parlare di cose che non conosci affatto....

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                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by memmo84 View Post
                            ora prendi il tt e mettici in mezzo na marea di quattrini, tv, giornali e articoli farlocchi, esasperazione del mito, spetacolarizzazione di qualsiasi baggianata succeda, poi ne riparliamo

                            ma che azz dici?

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                            • Font Size
                              #15
                              La risposta a quest'articolo ? proprio questo forum; dove la maggior parte degli utenti sono tifosi da stadio pronti a godere o criticare soprattutto Rossi ma anche altri piloti.
                              Una prova lampante sono le sezioni Ultramotomondiale e UltraSBK.
                              In questo forum gli appassionati veri saranno una 20ina, il resto solo chiacchere da bar.

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